Panathlon: Sport, Disciplina ed Educazione per i nostri ragazzi
L’ultimo incontro del nostro Club, che ha avuto luogo nella accogliente sede del Circolo Canottieri Napoli la sera del 14 novembre, si è aperto con un sentito e doveroso ricordo dell’amico Paolo Cupo, Presidente del Panathlon Club Neapolis, che purtoppo recentemente ci ha lasciato.
Dopo, e perfettamente in linea con il grido di allarme che ormai quotidianamente ci arriva dalle cronache cittadine, l’interessante tema proposto dal presidente Alfonso Pepe, allo scopo di coniugare e sottolineare sempre più l’importanza della educazione sportiva con il suo insegnamento delle regole per contribuire in modo significativo alla formazione dei ragazzi, ma in questo caso anche l’importanza stessa dello sport per tenerli impegnati e lontani da ambienti poco salubri e da frequentazioni malsane.
Il titolo del convegno non lasciava dubbi: “Judo: la lotta… contro il degrado” e come sottotitolo appunto Sport, Disciplina ed Educazione per i nostri ragazzi.
Chi meglio di Pino Maddaloni, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sydney del 2000, napoletano verace ed attento operatore sociale proprio attraverso l’insegnamento del Judo e della sua cultura ai ragazzi della nostra città, per affrontare il tema. Pino ha brillantemente raccolto l’eredità paterna che nella famosa palestra di Scampìa da tanti anni offre ai ragazzi della zona un impareggiabile servizio sociale, avviandoli all’attività sportiva e contemporaneamente distogliendoli dal degrado e dalle cattive compagnie che troppo spesso affliggono le nostre periferie. Ebbene Maddaloni ha prima brevemente accennato alla sua vita iniziata proprio lì nelle vele, poi alla sua carriera sportiva, sempre in quel quartiere, nella palestra paterna. Ha raccontato come da vittima di cieco bullismo da parte di coetanei è riuscito negli anni a diventare per loro un esempio positivo ed addirittura un modello di cui poter vantare l’amicizia. La strada intrapresa nello sport, poi continuata in Polizia nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro, la volontà di vivere a Napoli e diventare a sua volta maestro di giovani, sono un bellissimo esempio di come lo Sport, quello vero, fatto di impegno, di perseveranza, così come anche di agonismo, divertimento e soddisfazioni personali, possano portare ad una vita da vivere in positivo a 360 gradi, riempita con impagabili soddisfazioni morali. Certo non tutti possono aspirare ad un titolo olimpico, ma la bellezza ed il fascino intenso del suo racconto hanno fatto ben comprendere come la sua attività di educatore, già prima che istruttore sportivo per i ragazzi, gli faccia tutti i giorni meritare riconoscimenti di gratitudine da parte dei suoi giovani judoca, delle loro famiglie e dell’intera collettività cittadina.
Dopo di lui un’altra testimonianza importante, quella di Don Luigi Merola, a tutti noto come “il prete di Forcella”, un uomo che da molti anni lotta per i ragazzi con grande impegno, non in palestra ma con la sua Associazione “ ‘A Voce d’ ‘e Creature”, una lotta spesso dura per difendere quei piccoli che hanno avuto la sola colpa di nascere in ambienti permeati dalla cultura della delinquenza o semplicemente della illegalità, con la difficile missione di proteggerli dai tanti pericoli che li circondano e che potrebbero portarli a perdersi, ma spesso anche da loro stessi a causa di tradizioni familiari poco felici.
Il suo bellissimo quanto sentito racconto si può sintetizzare in una frase per tutte, che spiega ai suoi protetti quale è la strada da non seguire: “ragazzi, malavita vuol dire una vita mala, cioè una vita cattiva, pessima da vivere per chi la sceglie”.
L’occasione è stata propizia per effettuare una generosa raccolta fondi a favore della Associazione di Don Luigi a cui ha fatto riscontro l’offerta a tutti i presenti delle simpaticissime palline di Natale decorate proprio dai ragazzi.
La serata che si è chiusa con una piacevole conviviale che oltre ai soci del Club ha visto la partecipazione di un foltissimo numero di partecipanti, tra loro il Vice Presidente Nazionale del Panathlon Francesco Schillirò, il Governatore dell’Area Paolo Santulli, i Presidenti del Panathlon Caserta Giuliano Petrungaro, del Panathlon Campi Flegrei Giosuè Vitagliano, del Panathlon Caudium Umberto Asprinio, Marisa Iorio in rappresentanza del Club Neapolis ed esponenti di altri sodalizi tra cui spiccava il nostro Renato Silvestre, Presidente dell’Accademia del Peperoncino.